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Programmare in Accademia

Possono un grafico o un artista conoscere un pò di informatica?


Programmare in Accademia

Si! diamo subito una risposta e cerchiamo ora di giustificarla, senza spaventare nessuno!

Nelle presentazioni dei nostri corsi abbiamo spesso domande preoccupate sull'informatica. Chi sceglie un percorso di grafica o fotografia, chi vuole fare video o animazione, o chi pensa di fare l'artista multimediale non pensa ad una carriera di programmatore, e ha pienamente ragione. Un paragone possiamo farlo con l'architetto, che progetta strutture e abitazioni bellissime e funzionali, ma che quotidianamente ha a che fare con idraulici e elettricisti. Lui non sa quanto loro nei rispettivi campi, ma conosce la materia, sa cosa può essere fatto (forse non come, ma non deve saperlo) e da le giuste indicazioni a tutti. I nostri studenti non diventeranno mai informatici che scrivono linee e linee di codici, ma dovranno conoscere le potenzialità di quel mondo e essere in grado di dare indicazioni per la realizzazione dei progetti.

Il percorso dell'Accademia prevede materie che affrontano il mondo informatico da diversi aspetti e che lo declinano in progetti che gli studenti portano avanti nell'ottica della sperimentazione, pensando al campo più vicino alle loro inclinazioni e prospettive di lavoro.

Al primo anno, Fondamenti di Informatica e Sistemi Interattivi mettono gli studenti di fronte a qualche riga di codice, in particolare di Processing e di HTML5. Grafiche generate dinamicamente, musiche sincronizzate, applicativi di web3D o di realtà virtuale con il caschetto, sono tra i progetti sviluppati durante l'anno.

post 2019 Brogni grafica generata

post 2019 Brogni città invisibili

Interessanti sviluppi sono possibili in ambiti più interattivi, dove la conoscenza di poche righe di codice permette anche all'artista multimediale di dare al suo progetto qualcosa in più. Nei nostri corsi di Interaction Design e Installazioni Multimediali, spesso le animazioni e grafiche vengono collegate a sistemi quali Kinect o sensori di prossimità, per creare vere e proprie installazioni interattive. Le immagini sotto provvengono da una animazione su delle grafiche di Esher, gestite con audio e Kinect tramite Touchdesign, software sempre più comune in questi ambiti e che con poco codice permette di progettare sistemi interattivi complessi.

post 2019 Interaction design Esher

Un altro esempio è l'installazione Metapaint Action che Alma Artis presentò all'Internet Festival 2017, dove le animazioni e le musiche sono state collegate alla Kinect usando Processing.

Quindi la risposta è sempre si! l'informatica fa ormai parte del mondo digitale anche creativo a tutti gli effetti. Vi sono linguaggi e software che non richiedono complesse competenze informatiche per sviluppare applicativi e i risultati che si ottengono attirano sempre di più le categorie fino a poco tempo fa "tagliate fuori".

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