Brand Design
Obiettivi formativi
Il corso teorico ha l’obiettivo di far conoscere la disciplina del brand design attraverso la terminologia, le tecniche e lo studio dei personaggi principali.
Il laboratorio è orientato a imparare a realizzare progetti grafici in cui il brand è protagonista. L'obiettivo pratico è sviluppare le capacità di realizzazione di progetti che contemplino l'analisi del brand, la comprensione del brief (le desiderata del cliente), lo sviluppo del logo e di tutti gli elementi grafici e visuali utili per la redazione di un brand manual.
1] Conoscenza e capacità di comprensione
La parte teorica è volta alla conoscenza dei pionieri della disciplina e dei personaggi che in seguito, fino ai tempi più recenti, hanno incarnato le caratteristiche di unicità e differenziazione del brand design. Si conosceranno inoltre le teorie sviluppate dai personaggi di spicco della consulenza e della progettazione di brand identity e ci si approprierà della terminologia adeguata per analizzare, condividere e progettare nel campo del brand design.
2] Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Tutte le conoscenze acquisite permetteranno un corretto approccio con lo studio e l'analisi dei casi di laboratorio proposti e soprattutto con la progettazione di un corredo di elementi che dallo studio del logo spaziano a tutto il programma di brand identity fino alla redazione finale di un manuale di brand che conterrà l'intero percorso progettuale e che sarà esso stesso un prezioso esempio di tutte le capacità grafiche acquisite.
3] Autonomia di giudizio
Le competenze assimilate e esperite creeranno le possibilità per una autonoma gestione del brief, della progettazione di una brand identity, della presentazione creativa e della redazione delle linee guida.
4] Abilità comunicative
La terminologia e le strategie teoriche affrontate, nonchè una costante verifica delle attitudini individuali, unite alla necessaria pratica della presentazione creativa delle proprie idee nella simulazione laboratoriale, sviluppano e affinano le capacità di esposizione e di comunicazione.
5] Capacità di apprendimento
La disciplina del brand design per gli studenti che si affacciano sull'argomento per la prima volta consente una maggiore comprensione e assimilazione dei principi teorici e delle tecniche grafico/visuali. Queste nuove attitudini vengono corroborate dallo studio di alcuni testi di riferimento indicati nella bibliografia obbligatoria capaci di far nascere nuove esigenze di approfondimento, anche individuali, e anche dopo la fine dell'anno accademico.
Programma del corso
Il corso di brand design segue un percorso misto teorico/pratico. Le lezioni frontali sono accompagnate dalla presentazione di slide che mostrano gli argomenti chiave e costituiscono le slide di riferimento per la parte di esame teorico.
Passaggio dalla teoria alla pratica del progetto creativo di brand design.
Per la parte teorica seguiremo un percorso storico dell’affermarsi della disciplina del branding. Ne seguirà una comprensione profonda dei presupposti teorici di branding come disciplina specifica all'interno del campo di azione del marketing e della comunicazione.
Per la parte pratica di laboratorio si otterrà una chiara comprensione delle esigenze espresse dal committente nel brief, che diventerà un documento di interazione fra cliente e progettista. Creazione degli elementi grafici, con relativa presentazione creativa dei concept e delle ratio (le ragioni che hanno mosso alla scelte creative in oggetto). Seguirà la finalizzazione degli elementi grafici del programma di brand con la redazione del relativo band manual.
Le lezioni di laboratorio in 4 punti:
1] Creazione di un progetto di programma di Brand Design. Studio della Brand Strategy ricevuta. Analisi del Brand Model e della Brand Identity attuali. Analisi della Vision, della Mission e dei Valori del Brand. Analisi del posizionamento (attuale e atteso) Interno/Esterno. Analisi dei Competitor/Benchmark.
2] Il concept creativo. Il naming. Strumenti e metodi per la creatività. Definizione del campo di ricerca. La declinazione delle proposte.
3] Layout grafici con l'inserimento di moodboard, colori, riferimenti. Progetto creativo. Elaborazione di un razionale sintetico dell’intero processo dal concept al layout. Presentazione creativa. Simulazioni di interazione con il committente.
4] Redazione del Brand Manual. Regole da seguire. Analisi dei modelli di esempio. Progetto grafico delll’intero programma di redazione del Brand Manual.
Le lezioni teoriche in 3 punti:
1] Usare la terminologia corretta.
Brand, Branding, Brand Identity/Brand Image, Brand Equity
2] Conoscere i designer che hanno sviluppato la disciplina del branding e analizzare i loro progetti. Saranno trattati i seguenti designer e gruppi di designer (e scuole):
Peter Behrens, Otto Neurath, Frank Pick, Edward Johnston, Henry C. Beck
Walter P. Paepcke, Egbert Jacobson, John Massey, Ralph Eckerstrom, Herbert Bayer, James K. Fogleman / Fritz Beuler, Edward Bernays, Shawinsky, Pintori, Sinisgalli, Ballmer, Von Klier, Figini, Pollini, Bottoni, Gardella, Raymod Loewy
Il Bauhaus
La scuola di Ulm: Max Bill, Inge Aicher-Scholl, Otl Aicher, Hans Gugelot, Dieter Rams, Tomas Maldonado.
Olimpiadi Tokyo 64: Masaru Katzumie,Yoshiro Yamashita. Olimpiadi Mexico 68:
Manuel Villazon, Mathias Goerlitz Lance Wyman, Eduardo Terrazas. Olimpiadi
72: Otl Aicher. Identity Lufthansa.
F.K. Henrion, jan Tschichold, Paul Rand, Saul Bass, Ivan Chermayeff,
Milton Glaser, Walter Landor, Herbert Lubalin
3] Personaggi che hanno trattato teoricamente la disciplina del branding e studiare le loro idee. Verranno spiegati i seguenti modelli di brand:
la star strategy di Jacques Séguéla, il modello di Brun e Philippe Rasquinet, di David Aacker e Joachimsthaler, il prisma di Jean Noel Kapferer, il modello di Carmi e Ubertis. Verrà spiegata la struttura di portfolio di brand: Branded House, Sub Brands, House of Brands.