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La Knowledge Graph che ci aspetta

Perché ho scelto di fare un focus sulla knowledge-graph nel corso di Estetica delle Interfacce


La Knowledge Graph che ci aspetta

La Knowledge Graph non è facilissima da spiegare ma si potrebbe definire la rappresentazione di un'entità informativa digitale attraverso le varie piattaforme digitali esistenti. In questa era di apparenze e soprattutto condivisioni capite bene che non è solo importante realizzare un manufatto digitale ma anche prevedere ed
influire sui meccanismi che ne determinano rappresentazione e condivisione!

La comprensione degli algoritmi e meccanismi di intelligenza artificiale diventa importante ma soprattutto diventa importante capire come entità artificiali possano interpretare ed etichettare manufatti di arte visuale. Ebbene sì, siamo sempre sotto esame e lo sono anche le nostre opere d'arte digitale attraverso meccanismi di verifica dell'informazione digitale ed analisi dei meta-dati che accompagnano qualsiasi informazione digitale produciamo (anche se non ce rendiamo conto consapevolmente... Ciò che produciamo ha un Sentiment ed anche questo può essere misurato algoritmicamente mentre bisogna aggiungere un'analisi di tipo manuale per capire eventuali valori o disvalori cross-cultural.

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by Florian
Thiery
is licensed under CC BY 4.0

I motori di ricerca ed i social network sono i principali attori in questa filiera di ottimizzazione informativa facendo rispettivamente riferimento ai protocolli schema.org nella sua variante json-ld e lo standard open-graph: il tutto ottimizzato in un'ottica di simulazione di campagne di marketing (sia su social che sui motori di ricerca).

Ma un manufatto artistico digitale ha bisogno anche di un'INDISPENSABILE riflessione a livello di quale nome darsi (non sorridete, le procedure di naming professionali sono molto serie...) e soprattutto quale licenza darsi soppesando bene le esigenze ed opportunità di protezione così come quelle di condivisione. A corredo di tutto ciò e al fine di rispettare comunque alcuni tratti essenziali del corso di estetica delle interfacce una serie importante di opportunità di ottimizzazione di un manufatto digitale artistico quali la sua rappresentazione corretta su device di diverso tipo (responsive design), la possibilità di essere conservato a lungo termine magari attraverso piattaforme ad hoc come Archive ed Europeana, infine, come verificare che la nostra opera d'arte digitale sia accessibile quanto più possibile anche alle persone con disabilità.

Voglio concludere questa riflessione con quello che ritengo lo stimolo più interessante del Knowledge Graph Engineering: i risultati migliori si possono ottenere non solo ottimizzando il proprio manufatto digitale ma soprattutto le relazioni che può avere la nostra opera d'arte digitale con il resto dell'ecosfera digitale....

Enrico Bisenzi
Docente di Estetica delle Interfacce presso l'Alma Artis.